Le attività di questa fase del progetto fanno riferimento ad una metodologia formativa innovativa che prende spunto dalle teorie di Kolb sul “learning by action” e permette di sperimentare concretamente sul campo situazioni nuove. Tali esperienze si caratterizzano per l’abbandono completo dell’abituale contesto relazionale dei partecipanti, il distacco dai ruoli predefiniti nella classe di appartenenza e per l’uscita dalla zona di confort, ovvero l’abbandono, seppur momentaneo, della consuetudine, della protezione, della ripetitività del “quotidiano”.
Attraverso lo strumento formativo dello “Urban Game” che verrà utilizzato in un contesto ambientale (outdoor) diverso da quello proprio della formazione tradizionale (aula) si darà la possibilità, in modo innovativo, diverso e coinvolgente, di consolidare gli obiettivi raggiunti e gli argomenti trattati durante le attività educative svolte nelle scuole.
La metodologia utilizzata consentirà di analizzare:
– la capacità di mettersi in gioco, l’autoefficacia e la motivazione personale;
– la costruzione del risultato, la reazione all’errore, la gestione della vittoria e l’analisi della sconfitta.
Inoltre permetterà di potenziare la capacità di lavorare in team, nello specifico:
– sviluppare condivisione, costruire relazioni, costruire senso di squadra, visione comune e appartenenza, condividere strumenti e approcci comuni;
– stimolare cooperazione e collaborazione efficace;
– valorizzare il ruolo centrale della comunicazione e l’importanza dell’ascolto e del feedback.
Il gioco consisterà in una Caccia al Tesoro con IPad che utilizza la geolocalizzazione GPS.
I partecipanti verranno suddivisi in squadre, ad ognuno verrà affidato un tablet con installata l’applicazione “#noviolenza2.0” che mostrerà, con il tradizionale simbolo della localizzazione, le tappe e, al raggiungimento di ogni singola tappa, le prove da superare.
Ogni squadra seguirà l’itinerario e in corrispondenza di punti di particolare interesse, riconosciuti dal GPS (tappe del gioco), si apriranno una schermata con un minimo di descrizione del sito e le prove da superare. Le prove potranno essere domande a risposta multipla, dettagli da trovare, testi da recitare, foto, video e file audio da realizzare sui temi della prevenzione e contrasto alla violenza alle donne (argomenti affrontati nelle attività educative) e saranno elaborate dal creativo con il supporto tecnico scientifico di una psicoterapeuta professionista.
Ogni prova superata farà assegnare alla squadra un punteggio, più tappe si riescono a raggiungere più punti vengono totalizzati. Il game sarà supervisionato da remoto da un conduttore del gioco che, da una postazione fissa (INFOPOINT), vedrà in ogni momento la posizione di ogni singola squadra, la chat dell’applicazione permetterà al conduttore e alle squadre di inviare messaggi, dare indicazioni e offrire suggerimenti.
Lo Urban Game sarà gestito da un gruppo di lavoro composto da:
– un sociologo esperto di formazione esperienziale con compiti di coordinamento dell’attività;
– un creativo per l’ideazione e realizzazione delle prove;
– un conduttore del gioco nella fase di realizzazione ;
– una psicoterapeuta a cui è affidato il compito della supervisione scientifica di tutte le attività previste (ideazione e progettazione prove, realizzazione del gioco, analisi e restituzione dei risultati).
Se i partecipanti saranno dei minori, ogni squadra sarà seguita da un tutor con soli compiti di supervisione e controllo.
A conclusione dell’Urban Game verranno comunicati i risultati e commentati i percorsi seguiti da ogni squadra con il supporto della psicoterapeuta e del creativo esperto in formazione esperienziale. Il divertimento e l’aspetto ludico (il gioco) uniti all’uso delle tecnologie (Ipad e Applicazione) saranno gli elementi su cui si farà leva per suscitare il desiderio di esplorare e apprendere.
L’idea di denominare lo Urban Game “#noviolenza2.0” prende lo spunto dalla centralità che ha la tecnologia nella modalità di realizzazione del giocoDa una modalità tradizionale si passa ad una modalità innovativa, attraverso una applicazione per IPAD che ha tutte le caratteristiche della versione 2.0 del web.Nel web 2.0 le applicazioni online permettono una spiccata interazione tra il web stesso e l’utente, con la possibilità di utilizzare strumenti, come social network, blog, tag e podcast, per gestire un flusso di comunicazione partecipativo tra gli utenti in rete. Il web 2.0 poggia su tre pilastri: interazione, condivisione e partecipazione e sono gli stessi su cui si fonda l’applicazione che verrà utilizzata nel game. L’interazione offre a ciascun partecipante la possibilità di usufruire, in tempo reale, dei contenuti e di condividerli con gli altri partecipanti al gioco, creando un flusso di comunicazione partecipativa.